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martedì 7 gennaio 2025

Zeolite. Intervento del Dott. Leonardo Elia

 Prendo in esame la zeolite, altro importate nutraceutico per il benessere dell’intestino, e quindi di tutto l’organismo.

La Zeolite, o zeoliti , è una famiglia di minerali , presenti in natura, ma anche prodotti di sintesi, con una struttura cristallina porosa, basata su un alluminosilicato.

Porosa vuol dire una grande superficie di contatto con l’esterno.

Quindi grande capacità di interagire con l’ambiente in cui si trova.

Per  uso umano, per uso interno, si utilizza la zeolite naturale,  mentre in altre situazioni si  può utilizzare quella di sintesi.

Per esempio abbiamo due anni fa  piantumato un uliveto, qui nel Salento, e non essendoci irrigazione, nella sede della piantina, è stata messa zeolite, per trattenere acqua, che rilascia lentamente.

La zeolite naturale si  chiama anche clinoptilolite.

Già questo, le sue capacità adsorbenti, ci fanno  capire come funziona in ambito salutistico.

Se non vado errato i primi studi li hanno fatti in Unione Sovietica in caso  inquinamento nucleare, presenza nell’ambiente di isotopi radioattivi.

Perché la zeolite non solo adsorbe la soluzione con cui è in contatto, ma principalmente gli alluminosilicati di cui è composta, operano uno scambio ionico, legando gli ioni caricati positivamente con cui entra in contatto.

Si va dai radicali liberi, ai metalli pesanti, ai frammenti di membrana batterica , di Escherichia coli, che producono lipopolisaccaridi, sostanze infiammatorie,  sensu lato, tossine, in presenza  di una infiammazione intestinale quindi collegate, causa /effetto  a  un’alterazione della flora  batterica .

Non bisogna dimenticare che le vitamine B , “gestite” , sia come produzione, sia come assorbimento, dalla flora batterica intestinale. Che anche per questo deve esser sana.

 

La zeolite si  lega  a inquinanti ambientali importanti, tutti caratterizzati dall’avere carica positiva come i metalli pesanti.

Questo tipo di composti, sono , purtroppo , presenti in natura, sempre più presenti in natura, liberati dai processi industriali che caratterizzano la nostra epoca, e presentissimi, come l’alluminio , nella enorme quantità di rifiuti che produce la nostra società.

Questi  nel nostro organismo ,spostano ,sostituiscono altri metalli “buoni”  come lo Zn, cofattore di molti enzimi, rendendoli inattivi , avvelenandoli.

Il mercurio è il peggiore  di tutti, sempre più presente nell’ambiente.

 Io però sono  un po’ scettico che la zeolite lo  possa effettivamente legare in maniera compiuta , perché il mercurio è troppo lipofilo, troppo volatile, viene assorbito troppo facilmente dalle mucose ,e anche dalla pelle.

Tutti gli altri si, fa un buon servigio, vengono legati ed eliminati con le feci, perché ,dimenticavo , la nostra amica non è assorbita, attraversa l’intestino immodificata.

Per capirci molti prodotti antiacidi, strausati, sono a base di Sali di alluminio. Nò buono, per me.

Tutte molecole che raramente presentano una tossicità acuta , evidenziabile dalle indagini cliniche “correnti”, sono dotate invece   di una tossicità cronica, dovuta ad un’ assorbimento continuo, subdolo ,di piccolissime quantità, che danno accumulo nel tempo, esponendo l’organismo, a patologie drammatiche. Taranto ne è esempio classico.

Anche  per questo il rimedio in esame è elettivo, interrompendo questo circolo  vizioso.

Questa pulizia , non è solo sottrarre “negatività” all’ambiente intestinale, ma agisce riequilibrandolo, riequilibrandone il microbiota,  ricostituendo la  sua permeabilità  fisiologica, selettiva ,che ,se alterata,

può avere  conseguenze importanti a livello di tutto l’organismo.

Questo perchè  per es.  i  lipopolisaccaridi , che sono prodotti di degradazione delle membrane cellulari di batteri, come l’ Escherichia coli, non solo esplicano un effetto negativo in loco, moltiplicando l’alterazione  dell’ambiente intestinale, ma “esportano” la loro negatività, in circolo, essendo implicati,  faccio solo due esempi ,nella formazione della placca ateromatosica, e dell’infiammazione che è causa delle malattie neurodegenerative.

Praticamente si ha l’esportazione di meccanismi infiammatori.

Non bisogna dimenticare che lo stato dell’intestino influenza il nostro metabolismo, sia degli zuccheri, sia dei grassi , del colesterolo.

Lo stato dell’intestino è in rapporto con tutto il nostro corpo.

La zeolite formulata in capsule, o in polvere va assunta, con abbondantissima acqua, più volte al giorno, a stomaco vuotissimo, per non limitare l’assorbimento di macro, e principalmente micro, nutrienti presenti nei cibi, come va assunta  lontana dall’assunzione di qualsiasi  farmaco.

 Bisogna  altresì essere sicuri che non ci sia un blocco intestinale, perché lo può esacerbare.

Donne incinte e bambini vanno trattati con attenzione, perché avendo una biochimica accelerata , ci possono essere comunque problemi  al  malassorbimento di nutrienti essenziali.

Va assunta con abbondantissima acqua perché l’unico effetto avverso della zeolite, è la stitichezza, essendo la zeolite inerte e intimamente adsorbente.

Ma quello che voglio sottolineare è l’esigenza della “pulizia intestinale”, che riprenderò con l’idrocolonterapia ,  mirata al ripristino della solita “omeostasi” che è la base della salute, della nostra salute.

Vi prego , poco dottor Google, dottor Youtube, ma affidarsi a professionisti autorevoli di vostra fiducia.




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