Partiamo da un concetto già espresso in interventi precedenti , secondo me di capitale importanza.
La medicina , la scienza , osservazionale. Cioè un fenomeno si osserva, ne si osservano le
caratteristiche, e le conseguenze, quindi ciò che accade.
Il metodo scientifico, interviene per spiegare se l’analisi
di partenza ha basi corrette , e quindi
non ha fondamenti interpretativi sbagliati.
Per quanto riguarda
l’argomento di oggi, l’incipit è
un fatto raccontatomi in farmacia , del padre di un mio cliente ,allevatore,
che faceva bere il colostro delle sue mucche ai figli.
Quindi partiamo da una realtà basata sull’osservazione
consolidata ,dalla tradizione, parola che in una società appiattita sul presente come la nostra , è
praticamente impronunciabile, se non nelle sagre.
Torniamo a noi, molti studi confermano gli effetti benefici
del colostro nella nostra salute e principalmente , nella salute del nostro
intestino, organo di capitale importanza, perché organo di assorbimento, organo
immunitario , secondo cervello, con tutte queste funzioni collegate tra loro e che si influenzano.
L’organo, scusate le ripetizioni di parole, che ha la
maggiore superfice di contatto con il mondo esterno, altro che la pelle!,
contatto mediato dalla flora batterica intestinale, che vive in simbiosi con il nostro organismo, formato da un numero enorme di organismi, maggiore di
tutte cellule del nostro organismo.
Tutto questo rende l’intestino un target elettivo degli
inquinanti ambientali , primi fra tutti quelli introdotti attraverso l’alimentazione
che ne alterano il suo equilibrio.
Quindi, cosa è il colostro?
E’ in pratica il primo latte prodotto dai mammiferi dopo il
parto, e le sue caratteristiche sono da attribuire alla sua chimica, complessa
, che lo differenzia dal latte secreto successivamente dalle ghiandole
mammarie.
D’altra parte tutti sanno che i bimbi allattati al seno crescono
meglio .
E’ ricchissimo di immunoglobuline , proteine essenziali alla nostra difesa dagli attacchi microbici , dai batteri , dai
virus, dai funghi dai parassiti, come se la madre passasse al figlio il suo
bagaglio immunitario, la sua “memoria” immunitaria. E non è poco.
Importantissima è la lattoferrina , proteina ad attività
antiossidante , con importante attività antibatterica, antivirale, che viene utilizzata per queste sue
caratteristiche per conservare la carne.
Importante ricordare che questa sostanza è uno dei più efficaci carriers per
l’assorbimento del ferro, il cui
trasporto è limitato da infiammazioni ,
e promuove anche la differenziazione e
il proliferare delle cellule epiteliali intestinali, combattendo la” sindrome dell’intestino permeabile” nella
quale questo organo cessa di essere una barriera selettiva, consentendo
l’ingresso , non fisiologico e dannosissimo, di molecole indesiderate, che non
dovrebbero passare, e agenti
microbici(pensate alle cistiti ricorrenti).
A questa attività si collega la presenza di sostanze
prebiotiche , come la alfalattoalbumina, che agiscono come substrato, come
alimento per la nostra flora batterica “buona” i bifidobatteri per
esempio, che è specifica di ognuno di
noi.
Altre due componenti presenti sono la lattoperossidasi e il lisozima , sostanze
, che in maniera differente, agiscono inibendo la crescita dei batteri patogeni , controllandoli, e favorendo una
omeostasi, una stabilità essenziale per il nostro benessere.
Si vede chiaramente che l’attività di questo nostro amico,
si esplica su più piani, visto che la sua composizione è molto articolata, come
multitasking è l’azione dei suoi componenti, che si completano a vicenda, e
agiscono con una perfetta sinergia.
Ideale per un sistema complesso, come il vivente, comune a
tutto l’approccio “naturale”, estraneo alla farmacologia classica, che a mio
parere è essenziale e risponde bene in
altri ambiti.
Così si spiega come
assumendolo si riesca ad abbassare i valori della calprotectina fecale ,
che indica un’infiammazione intestinale, e della zonulina , enzima collegato
alla permeabilità intestinale, cui ho fatto già cenno.
Bisogna sapere che il colostro , per mantenere le sue proprietà, va
lavorato subito, deve essere di
mungitura il più possibile precoce, la prima è la migliore, lavorato a basse temperature, perché molti suoi componenti ,i più importanti, sono
termolabili, si denaturano se esposti ad alte temperature.
Esistono in commercio ,oltre al colostro vaccino , il più
utilizzato perché il più reperibile , quello di capra , per persone che hanno problemi con
il latte vaccino, e colostro microfiltrato esente da lattosio e caseina per gli
intolleranti.
Per concludere , invito a rivolgersi, a fare riferimento a
professionisti autorevoli, di cui si ha fiducia, la salute è importante, e di
lasciar stare il dottor Google.
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