sabato 16 dicembre 2023

Probiotici - Intervento del Dott. Leonardo Elia

Quando si parla di prebiotici si impone una premessa : il Microbiota, la flora batterica presente nel nostro intestino, è l’organo più importante del corpo umano, non solo per l’enorme numero di cellule, i batteri, che sono  lì dentro , ma anche per i rapporti che hanno con l’organismo.

Perché l’intestino, non è solo assorbimento, è il principale organo immunitario ,e anche un grande produttore di sostanze attive nel sistema nervoso, vedi la serotonina.

Secondo cervello, non solo in discesa ma anche in salita.

Tutti parlano dei probiotici, i famosi “fermenti lattici” , ce ne sono di tutti i tipi e di più, utili, ma per quanti miliardi se ne assumono, visto il numero enorme di batteri che convivono con noi nella nostra pancia, mi sembra quasi buttare una manciata di sabbia nel mare.

Inoltre quanto più è numeroso  anche qualitativamente il nostro microbiota tanto più l’intestino funziona meglio.

La biodiversità vince sempre.

Ricorrenti terapie antibiotiche, riducono in maniera drammatica la flora batterica intestinale.

In acuto i probiotici hanno un loro perché, per utilizzi continuativi io preferisco i prebiotici.

Cosa sono?

Sono fibre, a corta catena, che non vengono digerite, e che servono da alimento per la nostra flora batterica , “buona” , lattobacilli e bifidobatteri.

Quindi spostano gli equilibri, si parla sempre di equilibrio, a favore della nostra salute.

Chimicamente sono, almeno i più importanti, Fos, frutto-oligosaccaridi, Gos, gluco-oligosaccaridi.

Il più conosciuto è l’inulina.

Presenti in molti alimenti di origine vegetale, come carciofi, legumi, aglio, cipolle, cicorie, e topinambur.

Quest’ultimo tubero , invernale , di un delicatissimo sapore di carciofo.

Se mi scrivete vi dò anche le ricette, si fanno dei risotti strepitosi.

Torniamo a noi.

I prebiotici, agendo da substrato , per una quantità di batteri amici, inducono la sintesi e l’immissione nel lume intestinale, di acidi grassi a corta catena, tra cui , l’importantissimo acido butirrico, che oltre ad acidificarlo, agiscono direttamente sullo stato e sulla tenuta della mucosa , sugli enterociti, sulle loro giunzioni serrate, e quindi sulla salute dell’organo e quindi sulla salute dell’intero organismo.

Contenendo in maniera naturale, fisiologica , il numero dei microrganismi fastidiosi, potenzialmente patogeni.

Quindi in acuto, usando un francesismo, se si ha uno “scagotto” probiotici buoni, ad alto dosaggio, poi per riportare alla normalità prebiotici.

E usare meno antibiotici possibile, e sotto rigoroso controllo del medico, e sotto la sua responsabilità

La medicina integrata, sapete come la penso, serve per stare bene usando meno farmici possibile e sempre in maniera responsabile.

 


 

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