Farmacia Dott. Nicola Elia a Lecce
giovedì 18 gennaio 2024
mercoledì 17 gennaio 2024
martedì 16 gennaio 2024
lunedì 15 gennaio 2024
domenica 14 gennaio 2024
sabato 13 gennaio 2024
venerdì 12 gennaio 2024
giovedì 11 gennaio 2024
mercoledì 10 gennaio 2024
martedì 9 gennaio 2024
lunedì 8 gennaio 2024
Omega 3. Intervento del Dott. Leonardo Elia
Gli Omega 3 sono acidi polinsaturi, essenziali, e sono tre, che si differenziano, per la lunghezza delle catene degli atomi di carbonio:
1 Acido alfa linolenico,
il più “corto” una catena di 18 atomi di carbonio, presente in natura, in molti
olii vegetali, come quello di lino, di canapa, di colza, nelle noci.
2 Epa, acido
eicosapentaenoico, a 20 atomi di carbonio
3 Dha docosaesaenoico, a
22 atomi di carbonico.
Mentre il primo si trova
,in molti olii vegetali, gli altri due, DHA ed EPA, li assumiamo alimentandoci,
di pesce grasso, il pesce azzurro per intenderci, che li concentra , nutrendosi
di alghe che invece li sintetizzano.
DHA ed EPA sono quelli
veramente essenziali, quelli che ci servono.
L’ Alfa linolenico per
servirci lo dobbiamo “allungare” , attraverso due enzimi , una Elongasi e una
Alfareduttasi, che non sempre sono efficaci.
Questa può essere una
criticità per i vegani, perché integrare la propria alimentazione con olio di
lino,o mangiare pesce azzurro, non è necessariamente la stessa cosa.
Che cosa li caratterizza
e cosa spiega la loro importanza per la nostra salute?
Prima di tutto il fatto
che sono degli acidi grassi , per così dire lineari, non a struttura rigida ,
proprio perché polinsaturi, liberi di fluttuare, di muoversi, e rendono la
parte più importante delle nostre cellule , la membrana cellulare, efficiente, in
rapporto con il mondo che la circonda. Ne
favoriscono gli scambi con l’esterno.
Per capirci è tutto
l’opposto di quello che fanno i grassi trans, idrogenati, che se assunti in
quantità, il trash food, sono pericolosissimi per la nostra salute.
L’unità, in questo caso
la cellula, assume importanza maggiore se la si osserva in rapporto con il
mondo che la circonda, come ognuno di noi con la comunità di appartenenza.
Ma questa è un’altra
storia.
Gli omega 3 sono fondamentalmente antinfiammatori, bilanciando
‘ attività degli omega 6 che se assunti in quantità consistente sono
proinfiammatori, attivanti l’infiammazione.
Dico solo che l’acido
Arachidonico, il padre di tutti i mediatori dell’infiammazione è un omega 6.
Un assunzione continua di
omega 3, riduce in maniera sensibile gli episodi di broncospasmo in soggetti
predisposti.
Per cosi dire operano uno
“ switch” indirizzando la nostra chimica verso orizzonti più favorevoli per la
nostra salute.
Come una riduzione di
insorgenza di aritmie, migliorano la fluidità del sangue, azione
anticoagulante, attività antinfiammatoria in generale.
Il Dha migliora le
performances del sistema nervoso centrale, in malattie neurodegenerative,
attenua i sintomi del deficit di attenzione/iperattività, ADHD, nei bimbi e non
solo, ne viene consigliata l’assunzione alle donne incinte.
Tutti questi benefici
possono essere compresi con il miglioramento della attività della
membrana cellulare, della sua permeabilità,
importantissima nei neuroni…. che devono fare rete, comunità.
Fanno bene perché noi
siamo “membrana”.
Abbassano i trigliceridi,
se alti, regolando i livelli di lipoproteine, aumentando quelle ad alta
densità, HDL. Non agiscono in maniera concreta sul colesterolo però.
Proteggono l’endotelio
arterioso, con un benefico effetto in caso di sindrome metabolica.
Utilizzatissimi dagli
sportivi, per il loro potere antinfiammatorio.
Mi si impone una chiosa,
anzi due.
Non sono antiossidanti,
perché un antiossidante , ritarda o inibisce l’ossidazione di un'altra sostanza
degradabile, diventando “neutro “ inattivo.
Gli omega 3 sono un
target elettivo dei radicali liberi, si ossidano, ma si trasformano in sostanze
tossiche, come gli acidi grassi trans.
Vanno protetti a loro
volta.
In natura sono presenti
come trigliceridi o fosfolipidi e noi li
assorbiamo , come i grassi, vitamine lipofile, attraverso la via dei
chilomicroni emulsionati dalla bile.
Processi rallentati da
terapie con alcune classi di farmaci, come i gastroprotettori.
Buona parte dei prodotti
commerciali, sono esteri etilici , prodotti di distillazione dell’industria del
tonno, che seguono un’altra via di assorbimento, molto meno efficiente.
domenica 7 gennaio 2024
sabato 6 gennaio 2024
venerdì 5 gennaio 2024
giovedì 4 gennaio 2024
mercoledì 3 gennaio 2024
martedì 2 gennaio 2024
Reishi. Intervento del Dott. Leonardo Elia
Nome botanico Ganoderma Lucidum , un basidiomicete.
Saprofita , si nutre del legno in decomposizione, di quercia
e castagno.
A noi interessa perché è un micoterapico , un fungo medicinale.
i funghi esplicano la loro azione sul sistema immunitario ,
modulandone la risposta.
Tradizione orientale principalmente.
Il Reishi nello specifico è conosciuto e utilizzato in Cina
e Giappone da migliaia di anni, e nei loro trattati medici era uno dei dieci
rimedi più importanti.
I suoi principi attivi più importanti sono i seguenti:
1)
Betaglucani
2)
Proteine
3)
Triterpeni
Ai primi si
attribuiscono le spiccate proprietà
immunomodulatorie , regolatorie
ed equilibranti il sistema immunitario, che ne fanno un grande alleato per la
nostra salute. Ripristino equilibrio del TH1 e TH2, attiva la risposta dei
macrofagi, monociti, attraverso l’interazione dei suoi betaglucani assorbibili,
efficientissimi , con siti presenti sulla superfice della loro membrana cellulare.
I betaglucani a lunga catena, non assorbiti, hanno azione
prebiotica.
Quindi attività antivirale e antibatterica, sia in
prevenzione ma anche in acuto, aumentando i dosaggi
Le proteine invece agiscono sul metabolismo, lipidico e
degli zuccheri.
I triterpeni, acidi ganoderici, sono epatoprotettori, sia da danni da sostanze chimiche, alcool e farmaci
su tutto e da virus, per esempio quelli dell’epatite
Questa classe di sostanze hanno anche nel fegato attività antifibrotica, ne preservano
la struttura.
Gli acidi ganoderici
inoltre limitano la liberazione di istamina.
Mi ripeto , azione “organizzatrice” del sistema immunitario
con aumento delle capacità antimicrobiche, specie antivirale, ridimensionando il sistema dei linfociti TH2,
ipertrofico negli allergici.
D’altra parte il nostro fungo esplica una azione antinfiammatoria agendo
sull’asse ipotalamo surrene, con aumento
della secrezione di cortisolo, il nostro cortisone.
E’ evidente e importante che il Ganoderma agisce ,sia nella prevenzione, quindi
conservazione dello stato di salute e di benessere, sia nella guarigione, in
maniera sistemica, in maniera profonda.
Usando una metafora musicale, le sue note si integrano
perfettamente con lo spartito del nostro organismo.
E’ importante citare, solo citare però, l’importanza della micoterapia nelle problematiche oncologiche, sia come
prevenzione, sia come integrazione , in affiancamento alla chemio e radioterapia, per ridurne gli
importanti effetti avversi.
Per concludere non bisogna dimenticare che in genere i
funghi, non solo quello di cui mi sono interessato ora, sono delle spugne di inquinanti , specie quelli
maggiori, come i metalli pesanti.
Per questo bisogna avere la certezza di lavorare e
utilizzare prodotti sicuri, certificati, provenienti solo da coltivazioni biologiche.