Farmacia Dott. Nicola Elia a Lecce
domenica 14 gennaio 2024
sabato 13 gennaio 2024
venerdì 12 gennaio 2024
giovedì 11 gennaio 2024
mercoledì 10 gennaio 2024
martedì 9 gennaio 2024
lunedì 8 gennaio 2024
Omega 3. Intervento del Dott. Leonardo Elia
Gli Omega 3 sono acidi polinsaturi, essenziali, e sono tre, che si differenziano, per la lunghezza delle catene degli atomi di carbonio:
1 Acido alfa linolenico,
il più “corto” una catena di 18 atomi di carbonio, presente in natura, in molti
olii vegetali, come quello di lino, di canapa, di colza, nelle noci.
2 Epa, acido
eicosapentaenoico, a 20 atomi di carbonio
3 Dha docosaesaenoico, a
22 atomi di carbonico.
Mentre il primo si trova
,in molti olii vegetali, gli altri due, DHA ed EPA, li assumiamo alimentandoci,
di pesce grasso, il pesce azzurro per intenderci, che li concentra , nutrendosi
di alghe che invece li sintetizzano.
DHA ed EPA sono quelli
veramente essenziali, quelli che ci servono.
L’ Alfa linolenico per
servirci lo dobbiamo “allungare” , attraverso due enzimi , una Elongasi e una
Alfareduttasi, che non sempre sono efficaci.
Questa può essere una
criticità per i vegani, perché integrare la propria alimentazione con olio di
lino,o mangiare pesce azzurro, non è necessariamente la stessa cosa.
Che cosa li caratterizza
e cosa spiega la loro importanza per la nostra salute?
Prima di tutto il fatto
che sono degli acidi grassi , per così dire lineari, non a struttura rigida ,
proprio perché polinsaturi, liberi di fluttuare, di muoversi, e rendono la
parte più importante delle nostre cellule , la membrana cellulare, efficiente, in
rapporto con il mondo che la circonda. Ne
favoriscono gli scambi con l’esterno.
Per capirci è tutto
l’opposto di quello che fanno i grassi trans, idrogenati, che se assunti in
quantità, il trash food, sono pericolosissimi per la nostra salute.
L’unità, in questo caso
la cellula, assume importanza maggiore se la si osserva in rapporto con il
mondo che la circonda, come ognuno di noi con la comunità di appartenenza.
Ma questa è un’altra
storia.
Gli omega 3 sono fondamentalmente antinfiammatori, bilanciando
‘ attività degli omega 6 che se assunti in quantità consistente sono
proinfiammatori, attivanti l’infiammazione.
Dico solo che l’acido
Arachidonico, il padre di tutti i mediatori dell’infiammazione è un omega 6.
Un assunzione continua di
omega 3, riduce in maniera sensibile gli episodi di broncospasmo in soggetti
predisposti.
Per cosi dire operano uno
“ switch” indirizzando la nostra chimica verso orizzonti più favorevoli per la
nostra salute.
Come una riduzione di
insorgenza di aritmie, migliorano la fluidità del sangue, azione
anticoagulante, attività antinfiammatoria in generale.
Il Dha migliora le
performances del sistema nervoso centrale, in malattie neurodegenerative,
attenua i sintomi del deficit di attenzione/iperattività, ADHD, nei bimbi e non
solo, ne viene consigliata l’assunzione alle donne incinte.
Tutti questi benefici
possono essere compresi con il miglioramento della attività della
membrana cellulare, della sua permeabilità,
importantissima nei neuroni…. che devono fare rete, comunità.
Fanno bene perché noi
siamo “membrana”.
Abbassano i trigliceridi,
se alti, regolando i livelli di lipoproteine, aumentando quelle ad alta
densità, HDL. Non agiscono in maniera concreta sul colesterolo però.
Proteggono l’endotelio
arterioso, con un benefico effetto in caso di sindrome metabolica.
Utilizzatissimi dagli
sportivi, per il loro potere antinfiammatorio.
Mi si impone una chiosa,
anzi due.
Non sono antiossidanti,
perché un antiossidante , ritarda o inibisce l’ossidazione di un'altra sostanza
degradabile, diventando “neutro “ inattivo.
Gli omega 3 sono un
target elettivo dei radicali liberi, si ossidano, ma si trasformano in sostanze
tossiche, come gli acidi grassi trans.
Vanno protetti a loro
volta.
In natura sono presenti
come trigliceridi o fosfolipidi e noi li
assorbiamo , come i grassi, vitamine lipofile, attraverso la via dei
chilomicroni emulsionati dalla bile.
Processi rallentati da
terapie con alcune classi di farmaci, come i gastroprotettori.
Buona parte dei prodotti
commerciali, sono esteri etilici , prodotti di distillazione dell’industria del
tonno, che seguono un’altra via di assorbimento, molto meno efficiente.
domenica 7 gennaio 2024
sabato 6 gennaio 2024
venerdì 5 gennaio 2024
giovedì 4 gennaio 2024
mercoledì 3 gennaio 2024
martedì 2 gennaio 2024
Reishi. Intervento del Dott. Leonardo Elia
Nome botanico Ganoderma Lucidum , un basidiomicete.
Saprofita , si nutre del legno in decomposizione, di quercia
e castagno.
A noi interessa perché è un micoterapico , un fungo medicinale.
i funghi esplicano la loro azione sul sistema immunitario ,
modulandone la risposta.
Tradizione orientale principalmente.
Il Reishi nello specifico è conosciuto e utilizzato in Cina
e Giappone da migliaia di anni, e nei loro trattati medici era uno dei dieci
rimedi più importanti.
I suoi principi attivi più importanti sono i seguenti:
1)
Betaglucani
2)
Proteine
3)
Triterpeni
Ai primi si
attribuiscono le spiccate proprietà
immunomodulatorie , regolatorie
ed equilibranti il sistema immunitario, che ne fanno un grande alleato per la
nostra salute. Ripristino equilibrio del TH1 e TH2, attiva la risposta dei
macrofagi, monociti, attraverso l’interazione dei suoi betaglucani assorbibili,
efficientissimi , con siti presenti sulla superfice della loro membrana cellulare.
I betaglucani a lunga catena, non assorbiti, hanno azione
prebiotica.
Quindi attività antivirale e antibatterica, sia in
prevenzione ma anche in acuto, aumentando i dosaggi
Le proteine invece agiscono sul metabolismo, lipidico e
degli zuccheri.
I triterpeni, acidi ganoderici, sono epatoprotettori, sia da danni da sostanze chimiche, alcool e farmaci
su tutto e da virus, per esempio quelli dell’epatite
Questa classe di sostanze hanno anche nel fegato attività antifibrotica, ne preservano
la struttura.
Gli acidi ganoderici
inoltre limitano la liberazione di istamina.
Mi ripeto , azione “organizzatrice” del sistema immunitario
con aumento delle capacità antimicrobiche, specie antivirale, ridimensionando il sistema dei linfociti TH2,
ipertrofico negli allergici.
D’altra parte il nostro fungo esplica una azione antinfiammatoria agendo
sull’asse ipotalamo surrene, con aumento
della secrezione di cortisolo, il nostro cortisone.
E’ evidente e importante che il Ganoderma agisce ,sia nella prevenzione, quindi
conservazione dello stato di salute e di benessere, sia nella guarigione, in
maniera sistemica, in maniera profonda.
Usando una metafora musicale, le sue note si integrano
perfettamente con lo spartito del nostro organismo.
E’ importante citare, solo citare però, l’importanza della micoterapia nelle problematiche oncologiche, sia come
prevenzione, sia come integrazione , in affiancamento alla chemio e radioterapia, per ridurne gli
importanti effetti avversi.
Per concludere non bisogna dimenticare che in genere i
funghi, non solo quello di cui mi sono interessato ora, sono delle spugne di inquinanti , specie quelli
maggiori, come i metalli pesanti.
Per questo bisogna avere la certezza di lavorare e
utilizzare prodotti sicuri, certificati, provenienti solo da coltivazioni biologiche.
lunedì 1 gennaio 2024
domenica 31 dicembre 2023
sabato 30 dicembre 2023
Influenza 2023. Intervento del Dott. Leonardo Elia
Come ho promesso con questo intervento voglio spiegare come approcciare questa forma influenzale fastidiosissima, con febbri alte, faringiti importanti e una tosse non produttiva, insistente.
Faccio una premessa però.
Non sto parlando del prodotto “pronto da prendere, pronto ad
agire”, come dice la sua pubblicità, o di qualcosa del genere.
E’ un sintomatico è va visto nella sua giusta luce,
decongestiona , abbassa la febbre un po’, fa passare il mal di testa, dolore
alle ossa, per qualche ora.
Stop , null’altro.
Alleviare i sintomi è importante, ma bisogna sapere che
l’infezione virale procede, come l’infiammazione collegata.
Alleviare i sintomi può essere importante, perché permette
di lavorare, di continuare a vivere più o meno normalmente.
Altra premessa la febbre va trattata con antipiretici,
quando supera i 38 e mezzo, perché è un nostro meccanismo di difesa, non va
abbattuta troppo.
Detto ciò vi do la mia visione delle cose
Semplicissimo .
Prima di tutto, utilizzo di un estratto di Pelargonium sidoides DC, ne ho già parlato, che ha
un’effetto antivirale, perché blocca
l’adesione, l’ingresso, e la replicazione del virus.
Il miglior estratto è l’ EPs 7630, il prodotto è registrato
come farmaco OTC.
Non dico il nome non mi va di fare pubblicità.
Santa madre AIFA lo autorizza in età pediatrica sopra i sei
anni
Da prendere ai primi sintomi, prima si prende meglio è.
A questo punto va bene associare la bromelina, titolo enzimatico superiore alle 1000, 1500 GDU, se
si sente, altra pubblicità, un “cactus “ in gola.
Stomaco vuotissimo , ottimo antinfiammatorio, antiedemigeno
dei tessuti molli.
N acetyl cisteina, 600 mg, almeno una somministrazione al
giorno, perché fa maturare la tosse e perché potente antiossidante.
Estratto di Pelargonio e Bromelina, non vanno presi se si è
in terapia anticoagulante.
La tosse è molto
stizzosa? Può aiutare uno sciroppino,
omeopatico, omeopatia tedesca, Reckeweg , anche un cucchiaio ogni ora, per un
paio di giorni o anche tre.
Se il catarro che producete si colora, è infetto, consultare
il medico.
Per concludere accenno solamente, a prodotti a base di
Reishi, Ganoderma Lucidum , fungo
medicinale , di tradizione orientale, che
presenta , tra l’altro, attività antivirale, e una potente azione
immunomodulante.
Eccellente.
Me ne occuperò prossimamente in maniera più estesa nel mio
blog.
Auguro a tutti un 2024 positivo.
venerdì 29 dicembre 2023
Quercetina. Intervento del Dott. Leonardo Elia
Polifenolo presentissimo in natura, capperi ,cipolle, broccoli solo per fare alcuni esempi.
Studiatissima, che ne riconoscono attività antinfiammatorie,
antiossidanti, di modulazione la
risposta immunitaria e udite udite , antivirali.
La quercetina agisce sulle proteasi del virus , in pratica inibendone
l’ingresso nelle cellule attaccate, e quindi abbattendone la replicazione.
Studi ,pubblicati, in piena pandemia, spiegano , la
riduzione dei sintomi da infezione da Sars Cov 2, con questo meccanismo
d’azione.
Tra l’altro approfondimenti sperimentali, hanno definito
questa molecola un “senolitico”.
Cos’è un senolitico?
Il senolitico è una sostanza che inibisce, rallenta, la
senescenza cellulare, intesa come
“invecchiamento proinfiammatorio” di una cellula, caratterizzato dalla
liberazione di interleuchine infiammatorie, IL1,IL6, TNF alfa, liberazione a “cascata” , che coinvolge anche
i macrofagi richiamati sul sito di infezione.
Inibisce quindi ,rallenta, la “tempesta citochinica”.
Il perché, le ragioni profonde della riduzione della sintomatologia di infezioni
virali , è proprio in questo meccanismo d’azione.
Però va somministrata sempre precocemente, come per altri
antimicrobici , “naturali”.
Così si possono risparmiare interventi molto più pesanti.
La quercetina, come tante altre sostanze naturali, ha però
il grosso problema di essere insolubile in acqua, quindi poco assorbibile.
Alcuni preparati, che mi piacciono particolarmente,
superano in maniera brillante, questo
handicap con la
manipolazione, veicolando la molecola che ci interessa con
facilitatori, i liposomi in primis.
Riduce anche la
liberazione di istamina.
Effetti avversi ,anche a dosaggi un po’ più alti di quelli proposti dai produttori
non se ne sono osservati,
da usarsi però con molta accortezza se si è in terapia con anticoagulanti.
Quindi quercetina ha :
azione antivirale, da usarsi precocemente però
azione antiossidante, o se vi piace di più, perché di questi tempi fa figo, “antiaging”
azione antinfiammatoria
azione immunomodulatrice
riduce liberazione di istamina
P.S. tra un paio di
giorni farò ai miei pochi lettori il regalo per il prossimo anno: come
approcciarsi , sempre con la medicina integrata, e, sottolineo precocemente,
alla sindrome , parainfluenzale che impazza ora , con febbri alte, faringite e
tosse secca fastidiosissima.
P.S. due esplorate anche le altre parti del blog, credo di
dire cose sensate.
Per esempio apprendo ora che il nostro governo, non ha accettato l’ambasciatore
proposto da Israele a Roma, perché del partito dei coloni, in pratica quelli
che vogliono la definitiva annessione della Cis Giordania e la definitiva
cacciata dei palestinesi.